Oggi mi piacerebbe farvi conoscere un piccolo vicolo, apparentemente insignificante, ma dal nome molto suggestivo: Vico del Dragone.
Il nome sembra derivi da una famiglia alla quale apparteneva Dragone dei Dragoni, primo cavaliere del priorato di Gerusalemme (farò ricerche più approfondite e vi farò sapere).
Il vicolo purtroppo è un pò dissestato e vi è un rudere che disturba la vista (il rudere è una casa chiusa bombardata nella seconda guerra mondiale e la leggenda racconta che in alcune notti si veda il fantasma di un militare che era andato a passare una delle sue serate libere in compagnia di una prostituta).
Ma c'è una cosa che salva questo vicoletto, uno scorcio che si apre inaspettato: il campanile del complesso conventuale di Sant'Agostino, ora trasformato in museo.
Il nome sembra derivi da una famiglia alla quale apparteneva Dragone dei Dragoni, primo cavaliere del priorato di Gerusalemme (farò ricerche più approfondite e vi farò sapere).
Il vicolo purtroppo è un pò dissestato e vi è un rudere che disturba la vista (il rudere è una casa chiusa bombardata nella seconda guerra mondiale e la leggenda racconta che in alcune notti si veda il fantasma di un militare che era andato a passare una delle sue serate libere in compagnia di una prostituta).
Ma c'è una cosa che salva questo vicoletto, uno scorcio che si apre inaspettato: il campanile del complesso conventuale di Sant'Agostino, ora trasformato in museo.
Il campanile, con ordini sovrapposti di bifore e quadrifore, ha la sua particolarità maggiore nell'utilizzo del mattone rosso, non molto frequente nei palazzi e monumenti genovesi, e nel rivestimento con piastrelle policrome, che danno testimonianza dell'influsso del mediterraneo.
Beh... per essere "insignificante" questo vicoletto un pò di storie da raccontare le ha!
Beh... per essere "insignificante" questo vicoletto un pò di storie da raccontare le ha!
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